IL BIOTESTAMENTO È LEGGE: “UN PASSO AVANTI PER LA CIVILTÀ”

Giornata storica quella di ieri: con 180 Sì, 71 No e 6 astenuti, il Senato ha approvato la legge sul biotestamento, un provvedimento che, secondo il Premier Gentiloni, rappresenta “un passo avanti per la civiltà”. Entusiasmo e commozione in Aula. Non sono mancate le critiche. Ma cosa prevede il testo? Scopriamolo.

Il provvedimento introduce la possibilità per i maggiorenni, capaci di intendere e volere, in previsione di un eventuale futuro stato di incoscienza, di esprimere, attraverso “Disposizioni anticipate di trattamento” (Dat), le proprie preferenze in materia di trattamenti sanitari, finanche il rifiuto di terapie come le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Le Dat sono sempre revocabili e risultano vincolanti per il medico. Devono essere redatte per iscritto e, in casi particolari, possono essere espresse attraverso videoregistrazione.

La legge ribadisce, inoltre, che nessun trattamento può essere iniziato o proseguito senza il consenso libero e informato del paziente: viene valorizzato, in questo modo, il rapporto di fiducia che si instaura naturalmente tra il paziente e il medico. Per i soggetti minori, il consenso è espresso dai genitori o dal rappresentante, tenuto conto della volontà del minore stesso.

A favore del provvedimento hanno votato il Partito Democratico, il Movimento cinque stelle, Sinistra Italiana, Ala e Mdp. Contrario l’asse Salvini, Meloni, Berlusconi che lamenta un testo “statalista” che potrebbe spianare la strada verso l’eutanasia.
In Aula era presente anche Mina Welby, moglie di Piergiorgio e presidente dell’associazione Luca Coscioni, da anni in trincea per garantire il rispetto del diritto di scelta dei malati terminali. Marco Cappato, esponente dell’associazione e sotto processo per aver aiutato Dj Fabo a morire in una clinica svizzera, ha ricordato il coraggio di Welby, Piludu, Fanelli, Fabo e Dominique Velati, persone che “ci hanno messo la faccia, esponendo pubblicamente la propria sofferenza e il proprio dolore per conquistare una libertà per tutti».

Pietro D'Ambrosio

Classe 1995 e svariati sogni nel cassetto. Diritto, politica e astronomia sono le mie passioni: razionale al punto giusto, nel tempo libero mi lascio affascinare dall’infinito. Passerei intere giornate a leggere classici perché in uno vi ho letto che “la bellezza salverà il mondo”. E ci credo follemente. 

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