Verso il 4 marzo: come votare, in pillole

Italiani alle urne: domenica 4 marzo, si terranno le elezioni politiche per eleggere la XVIII legislatura. Deputati e senatori saranno scelti attraverso un sistema del tutto innovativo, a norma di una legge elettorale – cosiddetto Rosatellum – che prevede un sistema di elezione misto, maggioritario e proporzionale. 

Volete saperne di più? Siete nel posto giusto: eccovi una rapida “giuda al voto“.  Procediamo con ordine.  

 Quando si vota? 

Le elezioni si svolgeranno domenica 4 marzo, dalle ore 7:00 alle 23:00, in un’unica tornata. È necessario munirsi di documento di riconoscimento e di tessera elettorale. 

 Come funziona la legge elettorale? 

Il Rosatellum introduce un sistema misto abbastanza complesso, in virtù del quale i seggi saranno ripartiti in due modi diversi, uno maggioritario e uno proporzionale.  

Il 37% dei parlamentari viene eletto attraverso il sistema maggioritario in collegi uninominali, dove vince il candidato, espresso dal partito o dalla coalizione, che prende più voti.  

Il restante 63% dei seggi viene assegnato in modo proporzionale nei collegi plurinominali: i singoli partiti presenteranno listini bloccati costituiti dai 2 ai 4 nominativi. 

 Come si vota? 

Per la Camera, possono votare tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni. Per il Senato, tutti quelli che abbiano compiuto 25 anni. Gli elettori riceveranno due schede, una per la Camera e una per il Senato. 

Ogni scheda è suddivisa in diverse macro-aree rettangolari: sono i partiti e le coalizioni che esprimeranno il nome di un solo candidato nel collegio uninominale. Le macro-aree presenteranno diversi mini-blocchi dove compariranno i simboli dei partiti affiancati dal listino bloccato. 

Si può votare in tre modi diversi ed è possibile tracciare, al massimo, solo due segni sulla scheda. 

  1. L’elettore può scegliere il candidato indicato dalla coalizione all’uninominale e uno dei partiti che lo sostiene: traccerà due segni. Non è ammesso il voto disgiunto, ossia esprimere la preferenza per il candidato all’uninominale di una coalizione e scegliere un partito di altra coalizione. 
  2. L’elettore può tracciare un segno solo su un partito: il voto si estenderà anche al candidato della coalizione che quel partito sostiene. Non è possibile esprimere una preferenza tra i candidati del listino. 
  3. L’elettore può decidere di barrare solo il candidato della coalizione; in tal caso, il voto sarà distribuito anche ai partiti che lo sostengono, in modo proporzionale.  

Tagliando antifrode 

Al fine di evitare il voto di scambio, la legge elettorale prevede, in via del tutto inedita, il meccanismo del tagliando antifrode. Le schede elettorali saranno munite di un codice identificativo removibile che sarà annotato dal presidente del seggio all’atto della consegna delle schede all’elettore. Una volta espresso il voto, l’elettore consegnerà le schede al presidente, il quale, controllata la corrispondenza dei codici, provvederà a rimuovere il tagliando dalle schede, che risulteranno quindi anonime. Sarà il presidente – ed è questa un’ulteriore novità – ad inserire le schede nell’urna. 

 

Subito dopo la chiusura dei seggi, si procederà allo scrutinio. 

 

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Pietro D'Ambrosio

Classe 1995 e svariati sogni nel cassetto. Diritto, politica e astronomia sono le mie passioni: razionale al punto giusto, nel tempo libero mi lascio affascinare dall’infinito. Passerei intere giornate a leggere classici perché in uno vi ho letto che “la bellezza salverà il mondo”. E ci credo follemente. 

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