OSA: storia, punti fermi e novità dell’edizione 2019

Tornano le “OSA – Olimpiadi Sportive Abatesi”. Dal 1° al 15 settembre, Sant’Antonio Abate diventa scenario di sfide sportive tra le contrade. Cosa dobbiamo aspettarci da questa terza edizione? Ne abbiamo parlato con uno degli organizzatori.  

Si terranno nella prima quindicina di settembre, sempre a Sant’Antonio Abate, le “OSA – Olimpiadi Sportive Abatesi”. Perché sono nate? Come partecipare? Cosa c’è in programma per la terza edizioneGaetano Avitabile, uno degli organizzatori e pilastri della manifestazione, ha risposto a queste e ad altre nostre domande.  

Nonostante quanto il nome lasci pensare, le OSA vanno oltre lo sport: mettono, infatti, in competizione tra loro le 8 contrade in cui è diviso il paese per l’occasione, affinando lo spirito di appartenenza al posto in cui si vive. “Dividere X Unire” è il motto scelto per la manifestazione e non è un caso: “Dare identità alle singole contrade – ha spiegato Gaetano – significa rafforzare il legame con l’intera cittadina. L’idea di organizzare una cosa simile, in realtà, mi è probabilmente venuta già quando ero molto piccolo. Da sempre sono un grande appassionato del Palio di Siena: lo vedevo in tv, sognando di riproporre qualcosa di simile a Sant’Antonio Abate. E sono ormai tre anni che il sogno è diventato un progetto concreto”. 

Un evento che, dunque, divide solo per creare sana competizione sportiva, ma che non ha mai registrato – e speriamo continuerà su questa scia – particolari episodi di rivalità tra contrade. Se di episodi da archiviare ce ne sono ben pochi, bisogna invece faticare per scegliere uno dei momenti più significativi di questi quasi tre anni di OSA: “Bello è rendersi conto delle amicizie che sono nate tra partecipanti alla manifestazione che prima nemmeno si conoscevano e ora condividono vacanze e/o progetti. È una soddisfazione. Nello stretto ambito dell’evento, grande emozione dà l’inaugurazione. Ricordo soprattutto quella dell’anno scorso, con il corteo che è partito dalla Piazza: vedere una grande fila ordinata di persone, ognuno con la maglietta della propria contrada, ma tutte che si parlavano con armonia… Bellissimo. Non posso, però, non citare un altro momento: quello della maratona paralimpica. Immaginate i ragazzi con disabilità motorie letteralmente sostenuti dai loro compagni normodotati di contrada. Non c’è bisogno di aggiungere altro”. 

A proposito della maratona paralimpica, è un evento che non mancherà nemmeno quest’anno. Si terrà il 15 settembre e, a differenza della scorsa edizione, la partecipazione sarà allargata anche ai Comuni limitrofi, ma non solo. “ Alle 10.00 si terrà una passeggiata paralimpica, alle 10.30 la maratona OSA e subito dopo quella dedicata agli atleti con disabilità. Posso, inoltre, anticiparvi che molto probabilmente una delegazione di atleti paralimpici del CONI prenderà parte all’iniziativa”, ci ha detto Gaetano. 

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La divisione del paese in contrade

Tra i punti fermi delle OSA 2019, dunque, resta la maratona; ma non solo. Sempre dodici gli sport in cui le squadre delle diverse contrade si sfideranno: atletica, basket, biliardo, bocce, calcio, calcio balilla, ciclismo, freccette, pallavolo, tennis, tiro alla fune e tiro con l’arco. A questi si aggiunge la tredicesima specialità: l’abbuffata, gara che consiste nel mangiare il maggior numero di pietanze proposte nel minor tempo possibile. 

Cosa, invece, cambia rispetto alle precedenti edizioni? Il periodo, in primis. Negli anni passati, infatti, le Olimpiadi si sono tenute a giugno. Il perché di questa posticipazione lo ha ben chiarito Gaetano: A fine maggio ci sono state le elezioni comunali: non ci è sembrato il caso di partire con l’organizzazione nell’acceso clima della campagna elettorale e col dubbio di non riuscire a completare tutte le pratiche burocratiche in tempo. 

Altri cambiamenti interessano alcuni capi contrada e delle location“Le partite di calcio non si terranno allo stadio comunale, che forse sarà solo il palcoscenico per la finale. Usufruiremo di altri campi, sempre a Sant’Antonio Abate, così da avere anche l’illuminazione e poter giocare in tarda serata. Ci stiamo ancora lavorando”. Anche il ciclismo subirà una variazione, perché non è più disponibile la pista di mountain bike utilizzata fino ad ora.  

Insomma, lo staff avrà tanto da lavorare fino all’apertura ufficiale del 1° settembre. Staff che è composto, oltre che da Gaetano Avitabile, da: Alessandro Alfano, Andrea Nastro, Andrea Siciliano,  Anna Rega, Antonio De Riso, Assunta Esposito, Catello Avitabile, Francesco Ruotolo, Gaetano Catapano, Gerardo Almetti, Gianmarco Avitabile, Gianpiero Santonicola, Giovanni Nastro, Giuseppe Schettino, Giuseppe Tortora, Lello Santarpia, Pasquale Longobardi, Raffaele Mercurio, Vincenzo Santarpia.
E se vi piacerebbe dare una mano e unirvi all’organizzazione delle OSA, siete ancora in tempo per farlo: basta contattare la pagina Facebook ufficiale dell’iniziativa. 

Potete usare la stessa modalità di contatto anche se in voi impazza lo spirito sportivo e volete partecipare ad una delle tante competizioni in programma con la squadra della contrada a cui appartenete. Lo staff vi reindirizzerà al vostro capo contrada che vi darà tutte le informazioni utili.  

Ma se il vostro sport preferito è stare comodi a vedere gli altri che giocano, tranquilli: le OSA hanno bisogno anche di voi come pubblico“Molti non sanno nemmeno a che contrada appartengono – ha detto Gaetano – e le Olimpiadi sono un modo per scoprirlo, per riscoprire un senso di appartenenza che forse ha solo bisogno di essere risvegliato; ma sono anche un’opportunità per stare insieme”. 

Insomma, che le si viva nello staff, come atleti o tra il pubblico, secondo l’organizzazione le Olimpiadi Sportive Abatesi sono in primis un’occasione di aggregazione. È (anche) per questo che dal 1° al 15 settembre non si può mancare. Seguite la pagina Facebook ufficiale dell’evento per tutti gli aggiornamenti.  

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere