Tutta n’ata storia saluta la Biblioteca prima del previsto, ecco perché

In questi mesi ci siamo occupati della gestione parziale Biblioteca Comunale, ed è proprio per questo che scriviamo queste righe, per comunicarvi che, a malincuore, abbiamo deciso di rinunciare al progetto. Nel rispetto della chiarezza e della trasparenza che da sempre contraddistinguono il nostro rapporto con voi, vi spieghiamo le ragioni della nostra decisione. 

Non ci vedrete più ad occupare la solita scrivania presso la Biblioteca Comunale di Sant’Antonio Abate. Non saremo più noi a misurarvi la temperatura all’ingresso, né a registrare le vostre prenotazioni per il giorno dopo; non sarà compito nostro igienizzare i banchi su cui studierete e anche le pagine social legate ai locali di Viale Kennedy verranno probabilmente aggiornate da qualcun altro. 

Abbiamo infatti deciso di interrompere in anticipo la convenzione firmata lo scorso 1 luglio che ci ha visti finora gestire la Biblioteca nei pomeriggi del lunedì, mercoledì e venerdì a titolo gratuito, con la sola speranza di essere ricompensati dalla possibilità di creare sul nostro territorio uno spazio aperto all’aggregazione e al confronto tra giovani, dove i nostri e i vostri progetti potessero trovare terreno fertile e braccia pronte a coltivarli con impegno e passione. Ci siamo dovuti arrendere davanti a Coronavirus e burocrazia, e siccome l’abbiamo fatto a malincuore, ci piacerebbe potervi spiegare nel dettaglio i motivi che ci hanno spinto a prendere questa decisione.  

Quando abbiamo preso in gestione l’aula-studio di Viale Kennedy, la scorsa estate, si era diffusa un po’ tra tutti – noi compresi – l’illusione di poter tornare presto alla tanta agognata normalità che il Covid-19 ci aveva tolto a marzo. Dopo la fiammella estiva, però, erano tornate le restrizioni, e con loro anche la chiusura (o meglio le chiusure) della Biblioteca, l’ultima da novembre a gennaio. 

Il periodo di stop ci ha portato a confrontarci, insieme all’Amministrazione Comunale, su come agire in previsione della riapertura: il punto è che avevamo risposto a un bando pubblico promettendo che avremmo realizzato corsi di formazione, eventi, assemblee aperte ai giovani e molto altro; invece, il protrarsi del rischio epidemiologico stava riducendo tutto a fornire un servizio-base, legato per lo più all’aula-studio.  

Che abbiamo fatto allora?
Abbiamo preso i progetti con cui avevamo risposto al bando e ci siamo interrogati su come realizzarli in tempo di Covid. Abbiamo proposto all’Amministrazione Comunale alcune modifiche e integrazioni che rendessero i progetti presentati in origine attuabili ora, nel rispetto delle restrizioni vigentiPurtroppo, però, gli organi competenti ci hanno comunicato l’impossibilità di realizzare iniziative differenti rispetto a quelle valutate dalla commissione in risposta all’avviso pubblico.  

Tra quelle iniziative ce n’era anche qualcuna compatibile con le norme anti-Covid, come ad esempio l’acquisto di libri e l’abbonamento a riviste. Puntare esclusivamente su quelle, però, ci era onestamente sembrato un modo per buttare fumo negli occhi, senza contare che così sarebbe venuto meno l’obiettivo originario del progetto: fare della Biblioteca un luogo di aggregazione e motore di un movimento giovanile sociale e culturale che potesse mettere le radici nel territorio abatese. 

Abbiamo così preferito fare un passo indietro e restituire tutto il denaro che ci era stato accordato nella speranza che chi verrà dopo di noi, sperando ce ne sarà occasione, saprà essere più lungimirante ed elaborare dal primo istante un progetto di gestione della Biblioteca adeguato ai tempi che corrono e alle evoluzioni che l’epidemia subirà nei prossimi mesi. Noi, all’epoca, purtroppo non siamo stati in grado di prevedere che l’emergenza sarebbe durata così a lungo e ci avrebbe stravolto la vita fino a questo punto. 

Qualcosa però in Biblioteca abbiamo provato a farla comunque, e speriamo che abbiate apprezzato. Ci riferiamo al prolungamento dell’orario di apertura nei pomeriggi di nostra competenza, alle riunioni aperte al pubblico nella fase iniziale della gestione quando il rischio epidemiologico lo consentiva, all’inaugurazione dei profili social; c’era anche un grande evento in programma, quello con cui, insieme al cantautore abatese “Spinelli per tutti”, avremmo dovuto festeggiare il terzo compleanno della nostra Associazione e dare il via al fitto calendario di eventi a cui avevamo pensato. Anche lì però il Coronavirus ci ha costretto all’annullamento a poche ore dall’inizio, quando avevamo già tutto pronto.  

Vi lasciamo immaginare l’amarezza e la delusione con cui abbiamo dovuto mettere da parte a poco a poco ognuna delle idee in cui avevamo investito. Per questo alla fine ci siamo detti che continuare in quel modo non aveva senso. 

Abbiamo deciso di lasciare nelle casse del Comune di Sant’Antonio Abate l’intera cifra che era stata destinata al progetto di affidamento della Biblioteca, coprendo le piccole spese finora sostenute con il fondo privato dell’Associazione.  
Quello che abbiamo spiegato a voi in questo lungo articolo lo abbiamo spiegato nella comunicazione del recesso anche all’Amministrazione Comunale, che ha compreso le nostre ragioni e ha provveduto subito alla formalizzazione, ufficializzata il 16/02/2021 

All’Amministrazione abbiamo lasciato pure qualche suggerimento in virtù della breve ma intensa esperienza vissuta da Tutta n’ata storia in Biblioteca e ci auguriamo, magari, che il budget destinato alla Convenzione e che ora viene restituito (o anche solo parte di esso) possa servire in qualche modo a realizzare proprio uno di questi suggerimenti: preferiamo lasciare un bacino di idee in “eredità” ma realizzabile con criterio nel corso del tempo, anziché mettere in piedi ora qualcosa che probabilmente non avrebbe fondamenta né seguito solo per il gusto di poter apporre a un progetto la nostra firma. Se un po’ ci conoscete dovreste saperlo che le questioni di facciata non ci sono mai piaciute troppo.  

All’Amministrazione porgiamo anche i nostri ringraziamenti per aver creato un’opportunità che siamo comunque felici di aver colto. Ringraziamo in particolare il Sindaco Ilaria Abagnale e il Vicesindaco Giuseppe Abagnale per la disponibilità mostrata durante questi mesi. Ringraziamo poi i dipendenti comunali che abbiamo incrociato in questo percorso. E ringraziamo, infine, voi che ci avete seguito e sostenuto anche da lontano. 

Desideravamo davvero lasciare un segno in Biblioteca; ma se questo segno non può rispecchiare appieno il nostro modo di essere e il nostro modo di fare, allora forse è più giusto lasciare quella pagina in bianco, pronta ad accogliere il segno di qualcun altro. Noi magari proveremo a costruire nuove pagine per scrivere con nuovo inchiostro la nostra nuova “Tutta n’ata storia”.

 

P.S. Se siete interessati a sapere ancora di più sul progetto in Biblioteca, vi lasciamo la pagina dedicata qui sul sito, al termine della quale abbiamo caricato anche la comunicazione del recesso presentata all’Amministrazione Comunale con tutti i dettagli