Elezioni 2018: i risultati di Sant’Antonio Abate
Elezioni 2018: il 4 marzo è passato. Ma è all’alba del giorno dopo che si son potuti iniziare a vedere i primi risultati. Cos’è successo all’alba abatese? Ecco i dati finali.
In attesa dei risultati finali delle elezioni 2018, vi forniamo i dati ufficiali su Sant’Antonio Abate, dove gli scrutini si sono definitivamente conclusi alle 8:54 di questa mattina.
ELEZIONI 2018 A SANT’ANTONIO ABATE: I DATI PER LA CAMERA
Alla Camera con più della metà dei voti, il 53,40%, il M5S risulta il partito più votato nel nostro Comune.
La coalizione di Centro Destra ottiene il 33,18% dei voti. Con la vittoria di Forza Italia (25,60%) all’interno della coalizione e 400 abatesi che scelgono di votare Salvini e la sua Lega.
La coalizione di Centro Sinistra, invece, porta a casa solo il 9,63% dei consensi abatesi.
Liberi e Uguali si ferma all’1,12%.
I “partiti minori” ottengono un buon risultato, considerando che 72 abatesi hanno deciso di dare fiducia al neonato Potere al Popolo e 70 a Il Popolo della Famiglia. 25 abatesi votano Casa Pound e 21 Sinistra Rivoluzionaria.
Su 10.801 votanti e quindi schede, si sono registrate 358 schede non valide, di cui 166 bianche.
ELEZIONI 2018 A SANT’ANTONIO ABATE: I DATI PER IL SENATO
Al Senato, invece, nonostante il numero minore dei votanti (9416, con 351 schede non valide di cui 151 bianche), le percentuali sono simili a quelle della Camera:
-52,09% per il M5S.
-35,48% per il Centro Destra.
-9,26% per il Centro Sinistra.
Dati non troppo diversi anche per le altre formazioni politiche.
ELEZIONI 2018 A SANT’ANTONIO ABATE: I DATI COMPLETI
Insomma, anche la nostra Sant’Antonio Abate rispecchia o quasi i risultati provvisori nazionali.
In attesa di aggiornamenti restate sintonizzati con noi!
Per maggiori informazioni e per conoscere i numeri di tutti i partiti votati a Sant’Antonio Abate vistate il sito ufficiale del Ministero degli Interni con i risultati per la Camera e per il Senato.
“In direzione ostinata e contraria” come Fabrizio De André. Ascolto troppi dischi, vado a molti concerti e riverso le mie sensazioni su fogli Word scritti in Helvetica. La mia musica è sempre lì: tra i miei abissi e le mie montagne, pronta ad accogliermi come un vinile di Chet Baker. Faccio liste che lascio sparse in giro per casa, perché mi aiutano a mettere in ordine i pensieri, le idee e i film che devo assolutamente vedere prima di morire.
Mi piacciono: la politica che mi fa sentire viva, le storie dei matti e le storie folli, i luoghi abbandonati, Kurt Cobain, la violenza sul grande schermo, i tatuaggi, i nei, il mare d’inverno, l’Islanda e l’Africa, il numero 7 che mi ricorda che ci si può dedicare una vita intera alle passioni, Peaky Blinders e Vikings, la mia Albania, perdermi tra le Chiese e i vicoli di Napoli, l’orgoglio che ci metto nel dire che sono del Sud, il giradischi che ho comprato lavorando per qualche mese ad Amnesty International e la mia (ancora piccola) collezione di vinili.