A’ sagliuta a Sant’Anna

La comunità abatese si prepara alla “Sagliuta a Sant´Anna”. Anche quest’anno il pellegrinaggio verso il Santuario di Lettere si farà, rinnovando la tradizione religiosa e senza dimenticare i momenti di folklore.

Torna, anche questo luglio, A’ sagliuta a Sant’Anna. L’appuntamento è per domani, sabato 28 luglio, alle ore 21, in Piazza don Mosè Mascolo, a Sant´Antonio Abate.
Ad organizzare l’evento, quest’anno, è il Comune di S. Antonio Abate in collaborazione con la Pro Loco Paese Mio.
La sagliuta 2018, stando alle informazioni diffuse dall’amministrazione comunale, sarà un percorso di recupero delle più antiche tradizioni con l’intento di confermare – ancora e soprattutto – il senso religioso e spirituale di questo evento. L’invito è stato rivolto alle quattro comunità religiose del territorio abatese, ognuna porterà con sé l’immagine del Santo cui la parrocchia è dedicata e, a scelta, una frasca di alloro o di ulivo.

L’auspicio è che tale momento di devozione possa rappresentare un’occasione di ricongiungimento per la cittadinanza tutta, annullando la distanza erroneamente, e spesso involontariamente, creata dal senso di appartenenza all’una o all’altra parrocchia.
Un’usanza, quella della sagliuta, che tenta anche di mantenere vivo il rapporto tra il nostro territorio e quello del Comune di Lettere. “Sarà un momento di incontro, anche spirituale, tra due comunità che hanno valori di fede cristiana, esperienze e, soprattutto, una storia in comune. Le comunità possono crescere quando ci si incontra, confrontandosi e dialogando come ai vecchi tempi”, conferma l’assessore Anna Iolanda D’Antuono.

A’ sagliuta” affonda le sue radici in tempi assai lontani, tempi in cui Sant’Antuono era conosciuto come frazione pedemontana del comune di Lettere.
Il pellegrinaggio verso il Santuario di Lettere, che conclude la settimana dedicata a Sant’Anna, dimostra come la devozione verso la Santa Patrona sia negli abatesi ancora estremamente viva, nonostante quasi più nessuno possa vantare memoria dell’unione territoriale con il comune sovrastante.
Una tradizione che muta e si rinnova ad ogni edizione, ma che è di base la stessa raccontata da chi di questi luoghi conserva non più giovani ricordi.

La vecchia usanza è stata ripresa alcuni anni fa dal Comitato Sant’Antuono che, cercando la collaborazione di associazioni locali e del Comune di S. Antonio Abate, è riuscito a dare nuovo vigore ad una tradizione che, forse – per qualche anno e fino a quel momento – aveva mosso solo o soprattutto i più devoti tra i devoti.
L’evento ha registrato una grande partecipazione, riportando sull’antica mulattiera – tra devozione e folklore – sia passi stanchi che gambe giovani.

Anche in questa edizione, “A’ sagliuta a Sant´Anna”, vedrà momenti di puro folklore. Un gruppo di tammorra accompagnerà il corteo, esibendosi ad ogni tappa del percorso. Questi intermezzi popolari d’allegria si alterneranno alla recita del santo rosario e ad antichi canti in dialetto, gli stessi che anni addietro le donne cantavano lungo la sagliuta per chiedere la grazia. “La sagliuta a S. Anna fa parte dell’antica cultura del nostro territorio e quest’anno diventa un pellegrinaggio che rievoca gesti, suoni e canti d’altri tempi”, dichiara D’Antuono.

La partenza del corteo sarà preceduta da una tammurriata. Ai partecipanti sarà fatto dono di foulard gialli e verdi, colori ricorrenti nelle rappresentazioni di S. Anna.
Il corteo abatese sarà accolto dalla comunità e dal sindaco di Lettere presso la località San Nicola per poi riprendere insieme il cammino fino al Santuario per la celebrazione delle 24:00.

L’organizzazione fa sapere che, lungo il percorso, verranno distribuite bottiglie d’acqua per rendere più agevole la sagliuta. Verrà, inoltre, messa a disposizione una navetta gratuita, per chiunque avesse difficoltà nel percorso di ritorno a S. Antonio Abate.

Una tradizione antica e sentita la sagliuta che, tra fede, storia e folklore, tiene insieme non solo un’intera comunità, ma anche due diversi paesi, come se fossero – per una sera all’anno – ancora uno.

 

 

Marzia Mascolo

La più realista tra i sognatori, la più disfattista degli ottimisti. Una perfezionista, dicono in molti. Futuro architetto, innamorata dell’arte in ogni sua forma. Mi piace osservare, scovare il dettaglio sfuggito al primo sguardo. Camminare a testa alta, perché ho imparato che la prospettiva sa cambiare di continuo e - con gli occhi bassi - si perde tanta bellezza 
L’università mi ha trasformata in continua a leggere