Una nuova piazza per il Pontone: il dietro le quinte dei lavori

Venerdì 5 ottobre 2018 è stata inaugurata la nuova piazzetta nella zona Pontone, a Sant’Antonio Abate. Abbiamo intervistato l’assessore con delega al progetto, l’architetto Carmen Esposito. 

Quanti e quali tipi di intervento sono stati previsti per la nuova fruibilità della piazzetta?  

La fruibilità della piazzetta, così come il nuovo senso architettonico attribuito a quello spazio, sono stati intesi dal progetto con la realizzazione di un unico piano libero da ingombri e strutture, con una nuova accessibilità della piazza attraverso rampe dalla pendenza ridotta. Il progetto ha previsto anche delle varianti in corso d’opera: l’idea iniziale prevedeva una recinzione lignea per le rampe di accesso e lo spostamento dell’albero centrale, ma alla fine abbiamo deciso di sostituire la recinzione con dei parapetti e di lasciare lì l’albero, fulcro naturale del nuovo spazio, realizzando attorno allo stesso sedute/fioriere. Inoltre, abbiamo aggiunto una rampa di accesso alla piazza dai locali parrocchiali e della scuola con aiuole ai bordi, perché gli insegnanti avevano lamentato disagi per l’accesso dei bambini.

Quanto è costata l’operazione e com’è stata finanziata?  

La realizzazione dell’intervento era prevista dal quadro economico generale all’interno delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. I costi stimati erano di circa 65.000 €, ma si è arrivati alla cifra di 55.000 € ca., in primo luogo perché abbiamo risparmiato sul costo della progettazione, a cui ha lavorato il Comune stesso, e poi grazie al ribasso economico con cui sono stati affidati i lavori. La ditta esecutrice è stata scelta attraverso un bando pubblico proprio sulla base della convenienza e dei servizi offerti.

Quanto pensa siano importanti contributi come questo per un rilancio delle periferie in un paese come Sant’Antonio Abate? 

Premettendo che la mia idea di città è quella dove le periferie non esistono, un intervento come questo, seppur apparentemente poco rilevante all’interno di un paese, definisce la priorità dell’amministrazione di garantire servizi minimi adeguati ad ogni zona della città: in questo caso soprattutto per i ragazzi che vivono la zona, ridotti a usare illecitamente come spazio di ricreazione quello antistante la scuola limitrofa.

Nell’ambito dell’approvazione del nuovo P.U.C. sono stati previsti altri interventi del genere?   

Il nuovo Piano Urbanistico Comunale, in cui sono stati programmati diversi interventi per il soddisfacimento degli standard (previsti dal D.M 1444/68 in cui si determinano le aree destinate ai servizi di pubblica utilità come zone verdi, parcheggi, scuole ecc., n.d.r.) prevede in primis il restyling della piazza principale, i cui lavori inizieranno la settimana prossima, dopo che verrà presentato nuovamente alla cittadinanza il progetto. Sono, inoltre, in programma piccoli interventi di decoro urbano che, seppur minimi e poco visibili, garantiranno la massima fruibilità degli spazi urbani da parte dei cittadini.

L’inaugurazione della piazzetta, venerdì 5 ottobre, c’è stata quasi in concomitanza (un giorno prima, per la precisione) con l’apertura della nuova chiesa “Gesù Redentore” del Pontone. Quanto e come sono legati questi due eventi?   

I due interventi, sebbene siano stati presentati alla cittadinanza quasi in contemporanea, hanno seguito iter diversi e pertanto l’apertura contemporanea è stata solo il frutto di coincidenze. Entrambi hanno, però, una valenza importante per la zona: la piazzetta per la riqualificazione urbana, mentre la chiesa per la riqualificazione sociale, dal momento in cui alla realizzazione di quest’ultima ha partecipato l’intera comunità, costretta in questi anni a celebrare le liturgie in uno spazio poco consono come quello dei locali parrocchiali adibiti a chiesa temporanea.

Oltre ad interventi come questi, sono previsti nel vostro programma eventi per valorizzare la zona del Pontone o altre zone periferiche?   

Anche quest’anno il Comune di Sant’Antonio Abate è risultato vincitore di un bando regionale per eventi e promozione turistica ed è stata programmata una serie di eventi dal periodo natalizio fino ad arrivare a maggio, che spaziano dalla musica al teatro, alla conoscenza del territorio. Tutto questo occupando diversi periodi dei prossimi mesi e abbracciando diversi luoghi abatesi.

Gabriele Cesarano

Sono Gabriele, studio architettura nella splendida cornice di Napoli e scrivo per Tutta N'ata storia insieme ad un gruppo di amici ormai da un bel po', nella convinzione di riuscire a reinventarsi sempre, nonostante tutto. Questa esperienza è nata quasi per caso ed insieme a tante altre ha fatto di me la persona che sono oggi, una persona diversa da ieri e anche da domani, che non vuole mai smettere di crescere e di imparare continua a leggere