Il linguaggio segreto dei fiori, “orchidea” e “rosa viola”

Scoprire sé stessi e gli altri attraverso i fiori. Significati nascosti, profumi che riportano al passato o tentano di svelare cosa riserva un futuro ancora pieno di interrogativi… Questo e molto altro ne “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh 

Se ci avete seguito sul nostro profilo Instagram sapete che, nei giorni scorsi, vi abbiamo proposto una serie di sondaggi su libri e lettura, in vista di CulTour: caccia al tesoro tra le strade abatesi”. Tra i generi di romanzi più votati ci sono stati quelli d’amore e tra i titoli proposti è emerso anche Il linguaggio segreto dei fiori, libro letto e amato anche da noi 

L’autrice del romanzo è la statunitense Vanessa Diffenbaugh; la traduzione italiana è ad opera di Alba Mantovani. Stampato nel maggio del 2011 e pubblicato dalla casa editrice Garzanti, il bestseller racconta la storia di Victoria, una ragazza che ha paura. Ha paura del contatto fisico, delle parole e, soprattutto, ha paura di amare e di lasciarsi amare. C’è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: il suo giardino segreto nel parco di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città sono la sua casa, il suo rifugio e la sua voce.   

   
È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine…  Perché Victoria non ha avuto una vita facile; infatti, abbandonata in culla, ha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva all’altra, fino all’incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l’unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori.   
   
Grazie a questo magico dono, Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai e lavora come fioraia.  I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l’anima. Ma la ragazza non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita: il suo cuore, infatti, si porta dietro una colpa segreta.  
L’unico che può estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.  
  
La lettura del romanzo è molto scorrevole, grazie anche all’alternarsi del passato e del presente della protagonista che mantiene alta l’attenzione del lettore. Ad aumentare la sua curiosità è anche il fatto che tutti i personaggi nascondano qualche mistero che lentamente – e non senza colpi di scena – verrà rivelato, senza, tuttavia, scoprire totalmente il velo di mistero.  
  
Per descrivere Il linguaggio segreto dei fiori proprio con dei fiori, nello stile di Victoria, non si può far altro che usare orchidea e la rosa viola, delicata bellezza e incanto.  

 

 

Anna Pia Mascolo

Sono Anna Pia e sono una studentessa che sogna in grande. Forse questo mio “difetto” è una conseguenza del fatto che legga molto; penso che, citando Tyrion Lannister, “la mente dipende dai libri come la spada dall’affilatura”, per questo leggo. Di tutto. Dai romanzi storici ai fantasy, senza sdegnare i romanzi neri o gialli. Non ho un libro preferito ma ce ne sono molti che rileggerei volentieri, continua a leggere