Giornata dei Musei in Campania: tra chi riapre e chi no

Oggi, 18 maggio, grazie al nuovo decreto legge, molti italiani riprenderanno a lavorare dopo mesi di stop. Ma non è l’unica cosa da festeggiare: oggi, infatti, riaprono anche molti musei, proprio nella giornata internazionale a loro dedicata. Non tutti, però, sono pronti a ripartire. Scopriamone di più!

Dopo il lungo periodo di lockdown, col nuovo decreto del 16 maggio il governo ha dato il via anche alla riapertura dei musei a partire da oggi. Caso vuole che questa data coincida con la Giornata Internazionale dei Musei. Sono tante le iniziative degli anni scorsi che si sono organizzate, tanto da fare di molti eventi assai attesi, basti pensare alla famosa Notte dei MuseiIl fatto che la riapertura coincida proprio con questa ricorrenza, ha lasciato sperare gli appassionati e non di poter festeggiare il ritorno alla normalità proprio con una giornata (o serata) all’insegna della cultura. 

Peccato che, almeno in Campania, la Giornata dei Musei, così come siamo abituati a immaginarla, salterà o verrà perlomeno rimandata. Purtroppo, nonostante il via libera del governo, molti dei musei, ad oggi, non sono in grado di riaprire secondo le misure di sicurezza dettate dal decreto. 

 

Tra i pochi che ce l’hanno fatta c’è il Bosco di Capodimonte, agevolato dal fatto di essere un sito d’arte all’aperto, infatti sul sito web si legge che “sono stati recuperati 24 ettari in più e 14 chilometri di viali, impiantati 1000 tra alberi e arbusti”. Ciò non toglie che durante le visite vadano prese le precauzioni che ormai conosciamo bene: distanza di due metri e mascherina. Il museo di Capodimonte invece programma la riapertura per il 2 giugno, Festa della Repubblica.

Anche il museo Madre è pronto alla riapertura, limitando l’ingresso a 20 visitatori ogni ora e indicando un percorso unidirezionale. Anche qui è obbligatorio l’uso della mascherina, la distanza di due metri e il controllo della temperatura all’ingresso. 

Altra storia per il MANN, che ha deciso invece di trasferire la Festa dei musei sui social (sui canali Facebook, Instagram e Twitter) con un’iniziativa che prende il nome di “Musei per l’uguaglianza: diversità e inclusione” per cui è stato coniato l’hashtag #IMD2020.

Tra le varie proposte della giornata, sarà possibile sfogliare comodamente online  i reportage che il fotografo Paolo Soriani ha realizzato per il MANN – tra cui “Canova e l’antico” –  uniti da un unico filo conduttore, che è la diversità come forma di ricchezza. 

Su Facebook verrà pubblicato poi “La cultura si fa in… LIS (Lingua Italiana dei Segni)”, un video che testimonia la volontà di rendere il patrimonio culturale fruibile anche ai cosiddetti “pubblici speciali”. C’è spazio anche per i giovani: sempre su Facebook sarà pubblicato un video in cui il direttore del MANN, Paolo Giulierni, illustra la collezione egizia ai ragazzi. 

Il parco archeologico di Pompei resta invece chiuso per ora, ma si prepara ad una riapertura in due fasi: il piano è che, a partire dal 26 maggio, si potrà accedere solo agli spazi aperti e quindi passeggiare lungo le strade della città antica, secondo un percorso predefinito; dopo due settimane avrà inizio una seconda fase in cui sarà possibile accedere anche alle domus più ampie o dotate di ingressi e uscite separate. 

Per la Reggia di Caserta ancora nessuna notizia pervenuta. 

 

Questi sono alcuni dei siti che hanno rilasciato le prime informazioni certe sulla riapertura; ma non vediamo l’ora di poter tornare a godere a pieno di tutte le bellezze campane e non solo! Non ci resta che attendere per scoprirne di più, buttando un occhio anche all’estate e sperando di non dover rinunciare alle ormai abitudinarie visite serali. Nel frattempo, buona (comunque) Giornata Internazionale dei Musei a tutti!”

Melania D'Aniello

Come si fa a descrivere se stessi? Non lo so, ma so quello che gli altri dicono di me.

Qualcuno dice che io sia ostinata e rompiscatole. Tutti dicono che io sia coraggiosa, e uno dei motivi è perché studio Fisica. Sì, è vero, è stata la scelta più folle della mia vita ma, quando l'ho fatta, sapevo che mi sarebbe piaciuto studiare come riassumere l’Universo in leggi concise e ben ordinate.

Ciò che non sapevo è che avrei avuto l’opportunità di lavorare in contesti interazionali, stravolgendo totalmente il mio punto di vista su molte cose, e che interagire con persone di culture diverse mi avrebbe messo ogni volta di buon umore, specie se a tavola o davanti a una birra; non sapevo nemmeno che avrei imparato a vivere lontano da casa, sperimentando innumerevoli partenze e ritorni, ed i maledetti sentimenti contrastanti che ne derivano.

Oltre ciò che dice la gente, qualcosa ho imparato a capirla anch’io di me.

Mi piace osservare le persone per capire cosa c’è oltre la superficie. Non mi piacciono le persone banali, preferisco quelle che sembrano tali, ma poi nascondono dietro un mondo. Non mi piacciono gli anticonformisti a tutti i costi. Mi piace chi ascolta prima di parlare.

Mi piace l’ordine e l’armonia, ecco perché la danza è una mia grande passione: mi basta vedere un ballerino fare due pirouette o un grand jetè e sono felice.

Credo nel valore del cibo: tra cucinare e mangiare in compagnia non saprei scegliere cosa mi fa stare meglio. Mi diletto a preparare ricette sempre nuove, adoro alcuni piatti orientali, ma non rinuncerei mai ai sapori della mia terra.

Mi incuriosisce esplorare nuovi luoghi, ognuno con le sue tradizioni, ma fino ad ora niente è mai riuscito ad acquietarmi come il mare di Napoli col Vesuvio sullo sfondo. Per me dire Napoli è dire Massimo Troisi perché “Con lui ho capito tutta la bellezza di Napoli, la gente, il suo destino, e non m'ha mai parlato della pizza, e non m'ha mai suonato il mandolino”.

A proposito di casa e di ciò che mi piace, credo nel potere dell’aggregazione e dell’attivismo giovanile e, fortuna ha voluto che incontrassi persone con visioni a tratti uguali e a tratti opposte, ma che si combinano perfettamente, e trovano modo di esprimersi in quella che è Tutta n’ata storia. Personalmente, mi occupo della rubrica scientifica di questo sito, che mette sempre a dura prova la mia capacità di spiegare concetti complicati in parole semplici. Il titolo della sezione è “Dove andremo a finire?” e la risposta è in ogni articolo in cui si parla di futuro, sostenibilità ambientale, progresso scientifico e tanti altri fatti.