L’arte non si ferma: le opere di street art più belle apparse in tempo di pandemia

Il Coronavirus non ha fermato l’arte: che essa stia continuando a sbocciare tra le mura di una casa o sulle mura delle città, la pandemia non ha legato le mani degli artisti. Oggi scopriamo insieme a voi alcune opere di street art apparse in tutto il mondo durante questo periodo di isolamento.

Con l’avanzare del CoVid-19 abbiamo scoperto nuovi modi per visitare musei, viaggi virtuali da fare seduti comodamente sul divano e abbiamo continuato a sfogliare foto del mondo guardando uno schermo piatto. Ma l’arte, quella vera, impregnata di tridimensionalità o di texture peculiari, non la si riesce a vivere senza averla di fronte agli occhi. È per questo che, forse, gli artisti sono tra i pochi che non si sono fermati, hanno continuato a creare, spinti dalla passione e dall’estro che quasi sempre li caratterizza.

Lo sanno bene soprattutto gli artisti di strada che, in questo periodo di pandemia, in varie parti del mondo, hanno continuato a colorare i muri delle città in cui principalmente lavorano, regalando immagini che catturano questo momento di difficoltà, ma che possiamo ammirare, per adesso, solo sul web.

Primo fra tutti è sicuramente il famoso Bansky, tra i maggiori esponenti della street art e le cui opere, che riguardano la politica, la cultura e l’etica, sono ricordate per essere a sfondo prettamente satirico. L’artista non si è lasciato scappare nemmeno quest’occasione per creare uno dei suoi particolari capolavori: vicino al pronto soccorso dell’Ospedale di Southampton ha ritratto un bambino che gioca con alcuni pupazzi, mettendo da parte Batman e Spiderman per far volare una bambola con le sembianze di un’infermiera, con tanto di mascherina e mantello. Un vero e proprio tributo agli uomini e alle donne del servizio sanitario britannico, a cui l’artista ha lasciato anche una dedica: “Grazie per tutto quello che state facendo. Spero che questo disegno illumini un po’ il posto, anche se è solo in bianco e nero”.

Lo straordinario lavoro del personale sanitario, invece, è stato oggetto dell’opera realizzata da Fake ad Amsterdam: protagonista del murales è un’infermiera con la mascherina e il simbolo di Superman, per evidenziare i super poteri di tutte le persone che in questo periodo operano senza sosta per il bene e la salute di tutti.

Protetti dalla mascherina sono anche i personaggi del murale disegnato da Pony Wave a Venice Beach, a  Los Angeles. L’artista ha voluto raffigurare un bacio con mascherine dai fiori e colori sgargianti.

 

La street art, però, non manca nemmeno nel nostro territorio: proprio qui vicino, a Pompei, nei pressi del Centro Commerciale La Cartiera, nella notte tra il 10 e l’11 marzo, l’artista Nello Petrucci ha realizzato “#SweetHome”. Un’opera d’arte che ritrae la famosissima famiglia Simpson sul divano a guardare la tv, indossando la mascherina: un colorato invito a restare a casa, quando il lockdown predisposto dal governo era appena iniziato.

Un altro artista italiano, Tvboy, pseudonimo di Salvatore Benintende, ha realizzato diverse opere riprendendo il tema della pandemia: tra queste una reinterpretazione del famoso bacio di Francesco Hayez, in cui i due amanti sono stati ritratti dall’artista con mascherina e gel disinfettante. Peccato che nel giro di poco tempo l’opera sia stata vandalizzata, conferma del fatto che nemmeno il coronavirus riesca a fermare atti barbari del genere.

Se è vero che l’arte spesso è deputata a rappresentare la realtà di un momento, incarnando le sensazioni e le emozioni delle persone, gli artisti di queste città hanno sicuramente dimostrato di essere al passo coi tempi, di essere estremamente fantasiosi e di non fermarsi nemmeno in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, sperando che passino presto e che ci ritroveremo tutti vicino a queste opere di strada, a scattare foto e sorridere, rapiti dalla bellezza che l’arte sa sempre regalare.

Gabriele Cesarano

Sono Gabriele, studio architettura nella splendida cornice di Napoli e scrivo per Tutta N'ata storia insieme ad un gruppo di amici ormai da un bel po', nella convinzione di riuscire a reinventarsi sempre, nonostante tutto. Questa esperienza è nata quasi per caso ed insieme a tante altre ha fatto di me la persona che sono oggi, una persona diversa da ieri e anche da domani, che non vuole mai smettere di crescere e di imparare continua a leggere