Sant’Antonio Abate: i lavori portano alla luce un’antica strada romana

È confermato che i ritrovamenti archeologici durante i lavori in piazza Don Mosè Mascolo sono resti dell’antica strada romana Nuceria-Stabiae. Ecco le dichiarazioni ufficiali da parte della Soprintendenza e dell’amministrazione comunale.

Qualche giorno fa vi abbiamo riportato la notizia del ritrovamento archeologico nella piazza Don Mosè Mascolo, arrivano finalmente anche le dichiarazioni ufficiali. L’indagine condotta dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli ha rivelato l’esistenza di “un antico asse viario ampio circa 4 metri”. Come si evince dal comunicato diramato: “la strada, che doveva congiungere i centri antichi di Stabiae e Nuceria, ha lo stesso orientamento dell’asse viario moderno che da Castellammare di Stabia conduce a Nocera Inferiore. Si trattava del percorso che, correndo ai piedi dei Monti Lattari, metteva in comunicazione la piana interna della valle attraversata dal Sarno con i centri della costa, portando poi verso Sorrento da un lato e Pompei dall’altro. Lungo il suo asse furono impiantate innumerevoli ville rustiche, alcune delle quali venute alla luce nel corso degli ultimi tre secoli proprio nel territorio comunale di Sant’Antonio Abate”.  

Gli esperti dell’organo ministeriale hanno dedotto che probabilmente il tratto di strada in questione è un rifacimento “realizzato subito dopo la catastrofe dell’eruzione del 79 d.C. dai funzionari per la ricostruzione inviati dall’imperatore Tito o, più tardi, all’epoca dell’imperatore Adriano, quando interventi sull’asse viario sono documentati da cippi miliari rinvenuti ad Angri e a Castellammare di Stabia. 

La scoperta è stata accolta con entusiasmo dall’amministrazione, che, attraverso le parole del Primo Cittadino, dott. Antonio Varone, ha commentato così il ritrovamento: “In questi anni si è investito fortemente in cultura e identità storica del nostro territorio, basta ricordare la riapertura di Villa Cuomo e i tanti eventi organizzati per permettere alle persone di visitarla, l’apertura del museo permanente nei locali dell’Antica Chiesetta di Sant’Antonio di Vienne (Congrega dell’Immacolata) e le tantissime iniziative svolte su tutto il territorio, attraverso le quali abbiamo voluto rimarcare l’attenzione sulle tradizioni, rievocando la vera storia identitaria del nostro paese. La strada romana venuta alla luce racconta la nostra storia, la nostra cultura e da lì ripartiamo ancora più convinti che ciò che di grande hanno fatto i nostri predecessori possa essere ripetuto e, con coraggio ed impegno, migliorato”.

I lavori per il restyling della piazza continueranno e ad assicurarlo è l’assessore arch. Carmen Esposito, con delega al progetto: “Un valore aggiunto al centro cittadino che finalmente si riappropria della propria identità storica. Sarà per questa amministrazione un onere ma soprattutto un onore poter restituire, nel più breve tempo possibile, l’agorà cittadina, ma questa volta lo faremo con una veste nuova.” Presto gli abatesi riavranno il loro punto di ritrovo principale e si sta già lavorando “per una possibile apertura alla cittadinanza con la possibilità di ammirare i ritrovamenti già prima di restituire la piazza stessa”. L’amministrazione garantisce che a breve ci sarà anche una conferenza stampa per diffondere maggiori dettagli. 

Le dichiarazioni ufficiali parlano chiaro: presto Sant’Antonio Abate avrà un volto nuovo, diverso da quello già immaginato. Non ci resta che aspettare e augurarci che Soprintendenza e amministrazione, secondo le premesse e le promesse fatte, lavorino in perfetta sinergia per la restituzione di un altro piccolo pezzo di storia da aggiungere all’enorme puzzle dell’archeologia campana. 

Gabriele Cesarano

Sono Gabriele, studio architettura nella splendida cornice di Napoli e scrivo per Tutta N'ata storia insieme ad un gruppo di amici ormai da un bel po', nella convinzione di riuscire a reinventarsi sempre, nonostante tutto. Questa esperienza è nata quasi per caso ed insieme a tante altre ha fatto di me la persona che sono oggi, una persona diversa da ieri e anche da domani, che non vuole mai smettere di crescere e di imparare continua a leggere