22 febbraio, “Thinking day”: festeggiamo la “Giornata del pensiero” con gli scout abatesi

Il 22 febbraio è una data importante per lo scautismo mondiale, perché si celebra la “Giornata del pensiero” o “Thinking day”. Anche il Gruppo Scout di Sant’Antonio Abate la festeggerà nella propria sede e tutti siamo invitati a partecipare. Ecco come e perché. 

Se vi diciamo “scout” e “22 febbraio”, vi viene in mente qualcosa? Sapete cos’è la “Thinking day” o “Giornata del pensiero”? Conoscete Olave e Robert Baden-Powell? Se la risposta è “sì”, l’argomento di questo articolo vi interesserà molto. E se è “no”, allora vi si presenta una buona occasione per imparare qualcosa di nuovo e, in particolare, per scoprire cosa c’entra in tutto questo il Gruppo Scout Sant’Antonio Abate 1 

LA “GIORNATA DEL PENSIERO” A SANT’ANTONIO ABATE: CELEBRARLA CON GLI SCOUT
Iniziamo proprio dagli scout abatesi. Venerdì 22 febbraio, dalle ore 18.00 e fino alle 20.30 circa, la loro sede, in via Cesano 49, sarà aperta al pubblico per un importante evento: “La giornata del pensiero”, appunto. Seguendo le linee guida della WAGGGS (l’Associazione Mondiale del Guidismo e dello Scautismo Femminile), diffuse dalla Federazione Italiana Scautismo, dall’AGESCI e dal C.N.G.E.I., anche il gruppo del territorio svilupperà il tema di quest’edizione della “Thinking day”: la leadership. Cosa succederà? I locali degli scout diventeranno una grande macchina del tempo e i padroni di casa si cimenteranno in un gioco a tema, vestendo i panni di viaggiatori spazio-temporali. 
Non mancheranno momenti di riflessione e confronto, nonché la realizzazione di un’opera-simbolo che, nei giorni a venire e fino alla prossima “Giornata del pensiero”, servirà a ricordare quanto appreso. Prima della conclusione dell’evento, inoltre, gli scout rinnoveranno le promesse. Un momento emozionante e significativo per loro, ma – ve lo possiamo assicurare – anche per chi assiste. 

“GIORNATA DEL PENSIERO”: COSA SI FESTEGGIA?
Ma che cos’è la “Giornata del pensiero”? Si tratta di un momento per riflettere sul senso del guidismo e per rivolgere un pensiero alle altre guide di tutto il mondo, in particolare alle donne e a quelle nelle cui nazioni non è semplice praticare lo scautismo per ragioni economico-sociali. Ecco perché durante questa giornata i vari gruppi donano simbolicamente un “penny”: realizzano, cioè, una raccolta fondi a sostegno del guidismo nei Paesi in difficoltà. 
Il “Thinking Day” è stato istituito nel 1926, quando alcune guide esposero la necessità di dedicare un giorno per promuovere la diffusione del movimento, soprattutto quello femminile. Qualche anno dopo, dall’idea di una guida belga, è nato il progetto di creare il fondo a sostegno della “sorellanza mondiale”, come la chiamò Olave Baden-Powell. Per questo, da allora, ogni 22 febbraio si celebra una giornata di solidarietà e riflessione, che di anno in anno si incentra su una diversa tematica.
Come già anticipato, il tema di quest’edizione è la leadership. L’obiettivo? Spingere gli scout a lavorare al proprio ruolo di leader col fine di determinare un cambiamento positivo nelle loro vite, nel loro gruppo e nella società in cui vivono. In modo particolare, la WAGGGS intende far sì che i ragazzi siano capaci di contrastare le manifestazioni di violenza verso chi è considerato “diverso”, in un momento storico che decisamente lo richiede. 
Un percorso personale che si riverserà sull’intera comunità, quindi; la nostra comunità. Ecco perché sarebbe bene partecipare alla “Giornata del pensiero” degli scout abatesi: per conoscerli o conoscerli meglio, per capire di cosa si occupano e perché lo fanno, per osservare il loro operato e comprendere il loro essere. 

“THINKING DAY”: PERCHÉ IL 22 FEBBRAIO? 
Se vi state chiedendo perché questa giornata si celebri proprio il 22 febbraio, ve lo spieghiamo subito. È una data speciale per il mondo degli scout: il compleanno dei loro capi, i coniugi Baden-Powell. I due, per più di una vita, non hanno condiviso solo il giorno della nascita – diversi, invece, gli anni, con il marito molto più grande della sua metà – ma soprattutto la passione per lo scautismo e il guidismo. Fu Robert, infatti, a fondare i rispettivi movimenti internazionali nel 1907. Olave lo conobbe e lo sposò quattro anni dopo e, da quel momento e fino alla sua morte, è diventata punto di riferimento per scout e guide di tutto il mondo, soprattutto per l’ambiente femminile. 

 

SCOPRIRE LA MAGIA DEL “GIORNO DEL PENSIERO” A SANT’ANTONIO ABATE
Così, il 22 febbraio di ogni anno, ci si ferma a pensare: a Olave e Robert Baden-Powell, alle donne dello scautismo e del guidismo, a chi si impegna nella diffusione dei due movimenti anche dove le condizioni non sembrano permetterlo. E al pensiero è accompagnato un gesto: dire per fare, pensare per agire. È la magia del mondo scout. Perché non provate a viverla anche voi, questo 22 febbraio? 

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere