Elezioni – Europee 2019: chi scegliere?

Il 26 maggio si eleggono i membri del Parlamento Europeo. Chi scegliere tra le liste candidate per la Circoscrizione Sud? Vi presentiamo, in breve, i programmi, i leader e le idee dei partiti più attesi alle Europee.

Tra il 23 e il 26 maggio tutti i Paesi membri dell’UE voteranno per l’elezione del Parlamento Europeo, unica istituzione di cui i cittadini europei sono diretti elettori. All’Italia toccherà il 26 del mese e ad undici giorni dal voto, per gli elettori italiani, ma soprattutto per quelli abatesi  – troppo impegnati con le Amministrative in programma nella stessa data  – il dilemma è: chi votare alle Europee? E perché sono così importanti queste elezioni che, invece, tante persone sentono lontane?
Noi di Tutta n’ata storia vi avevamo già illustrato le modalità di voto in un articolo di qualche giorno fa, ma oggi proviamo a darvi una mano per chiarirvi le idee in vista della scelta della lista da portare in Europa. Prima di essere italiani, francesi, tedeschi, siamo tutti cittadini europei ed è importante ricordarlo.

COME FUNZIONA IL SISTEMA ELETTORALE EUROPEO?
Per le elezioni Europee l’Italia viene divisa in cinque Circoscrizioni: Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud e Isole. La Campania, assieme ad Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria, fa parte della Circoscrizione Sud in cui sono state ammesse 15 liste.
Alla nostra Nazione spettano 76 seggi al Parlamento Europeo. È importante tenere a mente che ogni lista presente sulla scheda elettorale fa parte di un più ampio Gruppo Politico Europeo che accoglie i partiti di tutta l’Organizzazione con idee e statuti simili. Ma quali saranno le liste italiane? Chi dei “grandi partiti” si è presentato a queste Europee? E quali sono le novità e i programmi che ci aspettano? Scopriamolo

PARTITI “PRINCIPALI”
Tra i partiti italiani presenti in entrambe le Camere con un proprio gruppo parlamentare che si presenteranno alle elezioni, troviamo innanzitutto le due facce del Governo giallo-verde: Movimento 5 Stelle e Lega.
La Lega capitanata da Matteo Salvini, candidato di punta per tutte le Circoscrizioni, guarda a queste Europee come ad una sorta di referendum per ottenere consensi. A pochi giorni dal voto, però, è praticamente impossibile trovare il programma della Lega. Salvini ha, però, pubblicato un video sulla sua pagina ufficiale un video dove spiega le proprie idee. In generale, i leghisti sposeranno le idee dei partiti euroscettici con cui gli europarlamentari della Lega sono già alleati, come dimostrato dal fatto che sul sito della Lega si può trovare il programma politico del MENL.
Diversa invece la posizione del vicepremier Di Maio, leader del M5S, che ha deciso di mettersi da parte e lasciare spazio alle donne, candidando come capilista 5 quote rosa. Tra i punti principali del programma, condivisi anche dai nuovi alleati in Europa, ci sono: l’introduzione di nuove politiche per la gestione del flusso dei migranti e soprattutto una riforma della Banca Centrale Europea.
Tra le vecchie conoscenze italiane candidate al Parlamento Europeo spunta anche Forza Italia, da sempre presente tra le file di Bruxelles, che per l’ennesima volta vede Berlusconi a capo delle Circoscrizioni (tranne che per quella di Centro). Scopo del Cavaliere sarà risollevare le sorti del suo partito, ormai messo in secondo piano dalla Lega, o avrà davvero a cuore i problemi dell’Italia in Europa?
Fratelli d’Italia tenta di entrare all’Europarlamento per la prima volta: lo fa con Giorgia Meloni, capolista di ogni Circoscrizione ,e con un altro candidato, oggetto di polemiche in questi mesi, Caio Mussolini, nipote del più noto Benito. Obiettivo principale di Fratelli d’Italia è quello di cavalcare il sentimento nazionalista e insistere per dare all’Italia un ruolo più rilevante in Europa.
Ci prova anche il Partito Democratico, che tenta di rialzarsi dopo la disastrosa “sconfitta” di Matteo Renzi, presentandosi con un programma che propone il rilancio del ruolo dell’Italia all’interno delle istituzioni europee, credendo fortemente nella realizzazione di un’Europa più accogliente per chi arriva sulle coste del Mediterraneo, più unita e solidale, che si liberi dalle catene dell’austerità e della tecnocrazia. Un ritorno a sinistra per il PD?

PARTITI “MINORI” 
Tra gli altri partiti presenti sulla scheda elettorale arancione ci saranno: Europa Verde, Partito Pirata, Partito Pirata, Popolo della famiglia, Partito Animalista, La Sinistra, PPA, +Europa, Popolari per l’Italia, Forza Italia SVP (Südtiroler Volkspartei), Partito comunista, Destre unite.  Risulta impossibile approfondire, come i partiti citati nel paragrafo precedente, i programmi di ognuno punto per punto; proviamo a fare un quadro più o meno generale.
Tra le liste a destra ci sono sicuramente Casapound e Forza Nuova, i movimenti di matrice neofascista, che in questi ultimi anni stanno guadagnando consensi. Il programma di Casapound, in Destre unite, riassunto dal segretario nazionale Di Stefano, è semplice: “Italia fuori dall’Europa”.
Punta ad entrarci, invece, il Popolo della Famiglia, movimento presentatosi alle elezioni del 4 marzo scorso, nato con lo scopo di dare voce alle persone che scendono in piazza al “Family Day”, ispirato dai valori cristiani, il cui leader Mario Adinolfi è conosciuto ai più per le sue idee che possiamo definire quantomeno discutibili su particolari temi come quello dell’omosessualità.
A fare da portavoce e a tentare di ricostruire una sinistra unita c’è sicuramente La Sinistra: nata dalla coalizione tra Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista, lasciando però fuori altre realtà importanti come Potere al Popolo!, l’esperienza “più a sinistra” delle elezioni italiane scorse, di comune accordo con i suoi elettori, ha deciso di concentrare le proprie forze nella lotta sui territori. La capolista della Circoscrizione Sud per La Sinistra, però, è Eleonora Forenza, presentatasi proprio con PaP!. Insomma, un mix di volti ed idee che prevedono per l’Europa un nuovo welfare, un’attenzione maggiore ai bisogni dei cittadini, un sistema di accoglienza efficiente, l’attuazione di politiche ambientaliste e nuove politiche economiche incentrate più sul lavoro che sulla finanza e le banche.

IL VOTO DI TUTTI
Questa, in sintesi, la panoramica generale su quelli che saranno i candidati e i programmi per queste nuove elezioni, che speriamo non vengano prese sottogamba da molti Comuni chiamati per la concomitanza con le Amministrative. Non è facile sentirsi europei, nessuno ci ha mai trasmesso il sentimento di unità che lega noi cittadini italiani a quelli degli altri Paesi membri. Il solo fatto, però, di poter viaggiare liberamente in Europa, le opportunità che ci continua ad offrire, dovrebbe farci riflettere su quanto sia importante per l’Italia (e per gli altri Paesi) far parte di questa grande Organizzazione, quella tanto desiderata da Altiero Spinelli, italiano tra i padri fondatori dell’UE. Per questo il 26 maggio è bene presentarsi alle urne consapevoli. L’Europa è più vicina di quanto ci sembri: basta solo informarsi!

UN ULTERIORE APPROFONDIMENTO
Se volete approfondire la questione nei minimi dettagli, consultate il programma elettorale di ognuna delle 15 le liste tra cui dover e poter scegliere ai link di seguito:

Mariasofia Mucci

"In direzione ostinata e contraria" come Fabrizio De André.  Ascolto troppi dischi, vado a molti concerti e riverso le mie sensazioni su fogli Word scritti in Helvetica. La mia musica è sempre lì: tra i miei abissi e le mie montagne, pronta ad accogliermi come un vinile di Chet Baker. Faccio liste che lascio sparse in giro per casa, perché mi aiutano a mettere in ordine i pensieri, le idee e i film che devo assolutamente vedere prima di morire. Mi piacciono: la politica che mi fa sentire viva, le storie dei matti e le storie folli, i luoghi abbandonati, Kurt Cobain, la violenza sul grande schermo, i tatuaggi, i nei, il mare d’inverno, l’Islanda e l’Africa, il numero 7 che mi ricorda che ci si può dedicare una vita intera alle passioni, Peaky Blinders e Vikings, la mia Albania, perdermi tra le Chiese e i vicoli di Napoli, l’orgoglio che ci metto nel dire che sono del Sud, il giradischi che ho comprato lavorando per qualche mese ad Amnesty International e la mia (ancora piccola) collezione di vinili.