ELEZIONI ABATESI: intervista al candidato Antonino D’Auria

Nel programma, ha parlato di politiche sociali volte al sostegno delle persone con disabilità e alla valorizzazione della funzione di risorsa sociale degli anziani. Può darci maggiori dettagli circa le modalità di realizzazione di questi obiettivi?  

Credo sia necessario, anche nelle periferie, creare piccoli centri per gli anziani che svolgono le loro attività facendo riferimento un centro principale che li coordina. Si dovrebbe, inoltre, introdurre un servizio di trasporto dedicato che dovrebbe essere garantito anche per i servizi sanitari, per molti dei quali dipendiamo dall’ASL di Pompei. Non possiamo pretendere che sia il parente di turno ad accompagnare il cittadino! Se parliamo di disabilità entriamo nel settore dei servizi sociali. Da sindaco, in passato, ho istituito un servizio che trasportava  con un mezzo adatto – i ragazzi con disabilità presso un istituto di Cava de Tirreni dove potevano stare dalle ore 8 alle 17. Oltre ad aiutare le famiglie per qualche ora, si permetteva a questi ragazzi più interazione col mondo esterno. L’intenzione sarebbe ripristinare tale servizio e, inoltre, creare – attraverso l’ASL locale – una migliore coordinazione con i servizi ospedalieri che ci circondano, evitando pazienti trasportati da un ospedale all’altro. Va garantita sul territorio la presenza di un medico di turno, ma anche di specialisti e, magari, di un’ambulanza per un soccorso più rapido.  

Lei prevede una programmazione culturale locale che va a coinvolgere le realtà attive sul territorio, promuovendo anche l’associazionismo socioculturale. Riteniamo che manchi uno strumento importante per il coordinamento delle associazioni quale è stato in passato il Forum delle Associazioni. Intende ripristinarlo? E, in tal caso, la sua amministrazione come lo utilizzerà? 

Ho recentemente saputo quante associazioni sono attualmente sul territorio, circa il doppio di quelle che contava la mia amministrazione. Di queste vorrei capire quante realmente sono attiveSe certe realtà presentano solo domande per il contributo, ma non realizzano concretamente una programmazione, che va presentata l’anno prima per quello dopo, allora non hanno motivo di esistere. Non posso dire che il Forum delle associazioni abbia funzionato bene, sembra esistito solo su carta, perché non si è fatto niente di più attuativo. Sono strumenti che devono esistere ed essere supportati, ma – poiché ci sono varie forme di associazione, non tutte realmente operative – è necessario che abbiano il coraggio civile di inimicarsi anche chi opera all’interno delle associazioni affinché queste ultime cambino percorso e inizino a fare qualcosa di socialmente e culturalmente utile per il territorio. 

Altra ricchezza abatese è il patrimonio culturale: l’antica strada romana, la Congrega, Villa Cuomo (vincolata dalla Soprintendenza)… Come valorizzare tutto ciò per far sì, come si legge sul suo programma, che Sant’Antonio Abate diventi “luogo di apprendimento, che promuove la creatività incentivando le innovazioni e le sperimentazioni”? 

Negli ultimi anni la Congrega è venuta fuori con la valorizzazione dell’ossario e la possibilità di accesso per i cittadini. Questi per me sono interventi che migliorano, è un tipo di indirizzo da seguire. Per Villa Cuomoche è un patrimonio di interesse archeologico, per forza di cose bisogna definire con la Soprintendenza un’azione comune: rendere il sito fruibile dai cittadini abatesi e non, promuovere e avviare una nuova campagna di scavo. Col precedente mandato, intervenni nella vendita di Villa Cuomo attraverso la prelazione, conclusa poi dal Ministero dei Beni culturali. Riuscii a bloccare tutto perché seguivo con passione ogni avvenimento che interessava il patrimonio abatese. È questo che va fatto per garantire la valorizzazione di ciò che può venir fuori giorno dopo giorno.  

Il Cimitero è un luogo che cita nel suo programma e per il quale i cittadini abatesi hanno chiesto più attenzione, soprattutto in fatto di sorveglianzadopo i vari furti nell’ultimo anno. Ci può spiegare, nello specifico, gli interventi che avrebbe pensato di realizzare? 

Bisogna intervenire subito, visto ciò che è successo, per attivare la videosorveglianza – cercando di attingere, se possibile, a dei fondi – e limitare così i fenomeni di delinquenza. Dove c’è necessità di piccole ristrutturazioni, queste vanno realizzate e si devono programmare interventi per il futuro se serve ancora spazio. Ho intenzione di introdurre una navetta che, seguendo un percorso di soste preciso, arrival cimitero; potremmo così, oltre che offrire un servizio al cittadino, ridurre anche il numero di auto parcheggiate in strada.  

Clicca per continuare

Marzia Mascolo

La più realista tra i sognatori, la più disfattista degli ottimisti. Una perfezionista, dicono in molti. Futuro architetto, innamorata dell’arte in ogni sua forma. Mi piace osservare, scovare il dettaglio sfuggito al primo sguardo. Camminare a testa alta, perché ho imparato che la prospettiva sa cambiare di continuo e - con gli occhi bassi - si perde tanta bellezza 
L’università mi ha trasformata in continua a leggere