Arena Abatese, parola agli organizzatori: “Un’edizione da non perdere!”

Manca poco all’inizio dell’Arena Abatese 2019. Ancora qualche giorno per iscriversi al torneo, ma non sarà solo il beach volley il protagonista della manifestazione. Tante le novità in programma quest’anno: ce le siamo fatte raccontare da Stefania Manzo, tra gli organizzatori dell’Arena.  

Dopo settimane di tempo incerto, pare che l’estate stia finalmente arrivando. Sole, caldo, voglia di tuffi in acqua e di sabbia tra le dita… Ma dov’è l’Arena Abatese? Tranquilli, sta arrivando! La manifestazione che ogni anno tra giugno e luglio porta a’ rena” qui dove non c’è nemmeno il mare è pronta ad infiammare l’estate a Sant’Antonio AbateCosa c’è in programma? Un calendario ricco non solo di sport dal 30 giugno al 28 luglio
Per scoprirne di più, abbiamo intervistato Stefania Manzo, uno dei pilastri dell’Abatese Volley, associazione organizzatrice. Saremo riusciti a strapparle qualche novità in anteprima? Leggete un po’! 

Partiamo subito con le informazioni basilari: chi può partecipare a questa Arena Abatese 2019? E come?
Possono partecipare tutti! È possibile scegliere tra le seguenti categorie: amatoriale 4×4, semiprofessionale 3×3, under18 4×4, under15 4×4, maschile amatoriale 2×2, maschile professionale 2×2, misto amatoriale 2×2 e misto professionale 2×2. Tutto il materiale per iscriversi (ulteriori informazioni, costo, regolamento completo, ndr) è sulla nostra pagina Facebook e può essere consegnato presso la palestra dell’I.C. “Forzati” in via Casa Aniello il martedì, mercoledì o venerdì dalle 16 alle 20. Oppure, si può inviare il modulo compilato all’email abatesevolley@gmail.com o contattare uno di noi organizzatori; anche i nostri numeri sono sulla pagina “Arena Abatese”. Il termine per le iscrizioni è il 23 giugno; ma se dovessimo raggiungere un numero elevato di iscritti prima di questa data, valuteremo se sospendere con qualche giorno di anticipo.  

Ormai l’Arena Abatese è al suo quarto anno di vita. Cosa ritroveremo delle passate edizioni?
A non mutare è sicuramente l’aspetto sportivo: ci abbiamo tenuto a lasciare vari tornei separati proprio per accontentare qualsiasi persona, giocatore professionista o amatoriale, adulto e ragazzo… Davvero tutti!. Non cambia nemmeno la location: saremo sempre nell’area tra la palestra “Forzati”, il Liceo e la Biblioteca.  

Quali sono, invece, le novità previste per l’edizione 2019?
Ci tengo a precisare che l’Arena Abatese non è solo beach volley: attraverso lo sport tentiamo di affrontare anche tematiche sociali. A tal proposito, quest’anno con la nostra associazione (Abatese Volley, ndr) stiamo cercando di portare a Sant’Antonio Abate il sitting volley, per coinvolgere anche chi ha disabilità o problematiche fisiche che non gli permettono di giocare alla “classica” pallavolo. L’Arena sarà l’occasione per presentarlo e tutti potranno partecipare; sarà un momento di aggregazione molto bello. 

Sulla pagina ufficiale abbiamo letto anche che ci sarà “la notturna”. Di che si tratta?
In una data ancora da definire, ci saranno 12 ore di Arena no stop, dalle 6 del pomeriggio alle 6 del mattinoCi tengo a ringraziare coloro che abitano nei dintorni, che da tre anni ci sopportano per un mese intero… e che quest’anno dovranno affrontare con noi anche una nottata!  

Puoi svelarci qualche altra sorpresa che è ancora nascosta?
Non posso dirvi nulla sulla serata di inaugurazione… se non di non perdervela per nulla al mondo! Ci sarà una sorpresona assolutamente top secret. Posso, però, rivelarvi qualche altro evento legato all’aspetto “sociale” della manifestazione.  Siamo in contatto con l’ASL per organizzare incontri e visite riguardanti la prevenzione al tumore al seno. È una malattia molto diffusa a Sant’Antonio Abate, ma se ne parla ancora poco rispetto a quanto si dovrebbe. Non vi do, però, certezze a riguardo, perché è ancora tutto work in progress. Se riceveremo l’ok, diffonderemo informazioni sui nostri canali social.
Poi, solite cose: non mancheranno iniziative su alimentazione e nutrizione nel mondo dello sport e sono previsti momenti culinari, di animazione e divertimento… Insomma, ce ne sarà per tutti i gusti! 

Avete mai pensato di “allargare” l’Arena oltre la pallavolo, con tornei di altri sport praticabili su sabbia?
Sì, negli anni scorsi è nata l’idea di collaborare con associazioni di calcio per creare un torneo di beach soccer. Ma il nostro campo è tarato per le dimensioni del beach volley, ed è troppo piccolo per il calcio. Nulla ci vieta, nei prossimi anni, di provare a realizzare anche questa iniziativa. Magari, con la nuova piazza a disposizione, potremmo pensare di spostarci lì per avere tutto lo spazio che ci occorre… Perché no?!  

L'immagine può contenere: 14 persone, persone che sorridono, persone in piedi, pantaloncini e spazio all'apertoSpostiamoci un attimo “dietro le quinte”. Forse non tutti immaginano il lavoro che c’è prima di arrivare all‘inaugurazione dell’Arena Abatese 2019. Ci spieghi, in breve, cosa si nasconde dietro l’organizzazione di un’iniziativa del genere? 
Sulla parte burocratica, ormai siamo ben allenati, essendo alla quarta edizione. Sicuramente quest’anno abbiamo incontrato qualche difficoltà temporale dovuta all’insediamento da pochissimo della nuova amministrazione; ma sia il Sindaco che tutto il suo staff si sono mostrati disponibili sin da subito e, quindi, è tutto in ordine. Per l’aspetto economico, i commercianti abatesi ci danno una grossa mano: con il loro contributo non ci hanno mai lasciti soli di anno in anno. La più difficile è, ovviamente, la parte pratica. Il nostro staff è composto da tanti ragazzi, giovanissimi e perlopiù minorenni, che investono il loro tempo e le loro forze gratuitamente. Senza di loro, devo essere sincera, l’Arena non potrebbe esistere. Tra esigenze dei partecipanti di cui tenere giustamente conto, premi da coprire, calendari da organizzare e tanto tanto altro, è dura; ma lo facciamo con passione.  

A proposito dello staff, qualche giorno fa, con un annuncio su Facebook, avete aperto le porte dell’Arena anche a chi vorrebbe far parte dell’organizzazione. Chi può rispondere a questo annuncio e perché dovrebbe farlo?
L’invito è rivolto a tutti i ragazzi, soprattutto abatesi. Tanti dai paesi limitrofi partecipano all’Arena e ci piacerebbe che fossero i nostri compaesani i primi ad impegnarsi nell’iniziativa. Dalla prima edizione sosteniamo che l’Arena non sia l’evento dell’Abatese Volley o di un singolo gruppo, ma che sia una manifestazione del paese. Ed è per questo che gli abatesi, con modi diversi, la devono vivere da protagonisti. Entrare nello staff potrebbe far trascorrere ai ragazzi un’estate diversa dal solito. È sicuramente un modo, poi, per fare aggregazione e per impegnarsi per la propria città. Non ci sono limiti né di età né di altro tipo per diventare un membro dell’organizzazione, c’è solo una condizione: non avere debiti a scuola o impegnarsi a recuperarli il pomeriggio qui, nei locali interni della nostra palestra. 

Chiariti i buoni motivi per entrare nello staff, perché, invece, ci si dovrebbe iscrivere al torneo? E perché, poi, non si dovrebbe mancare all’Arena come pubblico?
Le persone dovrebbero partecipare proprio perché l’Arena Abatese è un evento del paese, come ho già detto. Inoltre, nelle sere d’estate non mi sembra ci sia tanto da fare qui a Sant’Antonio Abate. L’Arena è un posto dove divertirsi, scambiare quattro chiacchiere, mangiare e bere in compagnia, giocare a beach volley, informarsi su temi sociali… e tanto altro. Se siamo tutti insieme, noi organizzatori, i giocatori, le realtà associative del territorio, i commercianti e gli abatesi che partecipano anche solo con la loro presenza, allora l’evento ha davvero un senso. 

Vuoi dirci qualcos’altro su questa Arena 2019?
Ribadisco l’invito a non mancare, perché ci sarà da divertirsi, ma toccheremo anche temi sociali. Permettetemi, in conclusione, di ringraziare tutte le associazioni che ci danno una mano con loro attività: gli sbandieratori e la banda musicale del paese che non mancheranno, il Forum dei Giovani, i ragazzi di Fratres sempre disponibilissimi, voi che ogni anno col vostro lavoro d’informazione ci dedicate spazio e tempo… e tutte le altre. Con la rete che stiamo costruendo a piccoli pezzettini, il nostro paese può crescere e migliorare. 

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere