#woMANN: l’8 marzo del Museo Archeologico di Napoli

Oggi è la “Festa della donna”! Il Museo Archeologico di Napoli l’ha celebrata con “woMANN”, la campagna social partita a fine febbraio che ha messo in mostra le donne del MANN per esaltare la bellezza femminile nelle sue diverse forme.

L’8 marzo è la data che il calendario dedica alle donne per quella che è considerata la loro “festa”. Anche il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha deciso di celebrarla, ovviamente in linea con la propria vision. A partire dal 23 febbraio il suo profilo Instagram è diventato una vera e propria mostra dedicata alle donne. Purtroppo l’ennesima mostra virtuale in un anno in cui i musei stanno ballando il valzer tra aperture e chiusure, ma perdersi tra le opere sul divano di casa può avere le sue comodità.

#woMANN: SFUMATURE DELL’UNIVERSO FEMMINILE IN MOSTRA
Ogni due giorni il MANN ha pubblicato scatti di opere che abitano le sue stanze, accompagnati dall’hashtag “woMANN”, nome della rubrica, per esaltare la bellezza femminile nelle sue varie forme. Bellezza può voler dire eleganza, oppure coraggio, oppure forza d’animo; o ancora sguardo intenso, sorriso sornione, fili di capelli appena sopra gli occhi, mani strette… Caratteristiche che, per carità, non appartengono solo alle donne, ma che spesso l’arte ci ha mostrato proprio attraverso figure femminili che ci hanno fatto sussultare, emozionare, qualche volta stranire. E che il Museo Archeologico partenopeo ha voluto in parte, appunto, mettere in mostra.

LE MILLE EMOZIONI DELL’AFRODITE CALLIPIGIA
La prima donna che i follower hanno ammirato è stata l’Afrodite Callipigia, la scultura appartenente alla collezione Farnese. “Afrodite, simbolo della bellezza che è in ogni donna, qui scolpita come giovane fanciulla stante, mentre con un movimento di mani lascia scivolare il chitone lungo la spalla destra lasciando scoperto il seno e il corpo dalla vita in giù”, si legge nella descrizione che accompagna una foto carica di sensualità; o forse no.  Qualcuno ci vedrà eleganza di gesti, qualcun altro sicurezza d’essere o coraggio di provocare e qualcun altro chissà che cosa… Diversità, sfumature: che bellezza

LE ALTRE DONNE DEL MANN E I LORO SIMBOLI
Proprio in nome di diversità e sfumature, il MANN non ha fatto della Venere (o Afrodite che dir si voglia) il simbolo della sua “Festa della donna”, esaltandola come ideale supremo di bellezza classica, con quelle forme morbide che sembrano in conflitto con le facce diversamente scolpite che oggi propongono i filtri Instagram; e non lo faremo nemmeno noi. Il Museo Archeologico di Napoli ha dedicato la mostra virtuale “woMANN” alle donne rendendo omaggio a tante donne. E, allora, ecco Arianna, l’ingegnosa stratega che col suo filo riuscì a mettere in salvo Teseo dal labirinto del Minotauro, prima di essere abbandonata dall’uomo  e che al MANN è ritratta su un affresco proprio in lacrime per la partenza di Teseo. E ancora la grandiosa Atena, dea della sapienza, delle arti e della guerra, che la statua al Museo rappresenta in atteggiamento trionfale… E tante altre donne che vi invitiamo a vedere direttamente sul profilo Instagram del Museo Archeologico di Napoli.

IL MANN CELEBRA TUTTE LE DONNE, ANCHE NOI
Ecco l’eleganza, il coraggio, la forza d’animo, la provocazione, lo sguardo intenso, il sorriso di sornione, i fili di capelli appena sopra gli occhi, le mani strette… Sfumature di bellezza di un universo femminile immensamente vario. Che lotta e si festeggia. Che ha simboli e che distrugge simboli. Che ispira l’arte ed è arte stessa. Un universo femminile immensamente vario che – come il MANN ci ha ricordato – ha diritto di celebrare l’essere donna e la “Festa della donna” stessa come meglio desidera. Buon 8 marzo, #woMANN

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere