#EuropeForCulture: e tu, cosa scoprirai quest’anno?

Sapevate che il 2018 è l’“Anno europeo del patrimonio culturale”? Vi spieghiamo di cosa si tratta e come potete partecipare.

“And you, what will you discover this year?”. Con questa domanda si chiude il video promozionale con cui l’Unione Europea presenta l’“Anno europeo del patrimonio culturale 2018”, un programma lungo dodici mesi in cui l’intero continente è sede di manifestazioni, attività e iniziative che mettono al centro la bellezza, l’arte, e l’eredità storica europea. Tra gli obiettivi anche quello di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione, perché sia avvertita davvero come uno spazio comune.

Quanti di voi nonostante due terzi del 2018 siano ormai andati non avevano mai sentito parlare dell’“Anno europeo del patrimonio culturale”? Non temete. Ecco tutto quello che dovreste sapere. Una volta preso nota delle informazioni principali, non vi resterà che approfittare dei prossimi mesi per trovare la vostra risposta al quesito di partenza: “e tu, cosa scoprirai quest’anno?”

ANNO EUROPEO DEL PATRIMONIO CULTURALE: COME FUNZIONA?

Ogni Stato membro dell’UE ha nominato un coordinatore nazionale per gli eventi e i progetti a livello locale, regionale e nazionale. Per l’Italia si tratta del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Il coordinatore può rilasciare ad associazioni, istituzioni, enti, imprese e fondazioni che ne facciano richiesta il marchio EYCH, con cui si attesta che l’idea presentata contribuisce al conseguimento di uno o più obiettivi dell’“Anno europeo del patrimonio culturale”. Con questa modalità sono state raggruppate oltre 10.000 iniziative in tutta Europa, per la cui realizzazione sono stati coinvolti circa 5000 soggetti.

COME CONTRIBUISCE L’UNIONE EUROPEA?

Alcuni degli eventi in programma sono organizzati dalle stesse istituzioni sovranazionali. Per celebrare l’Anno cooperano la Commissione europea, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea, il Comitato europeo delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo. In più, alcuni progetti a sostegno del patrimonio culturale verranno finanziati dalla stessa UE nell’ambito del programma Europa Creativa. Previsti anche dieci progetti a lungo termine che comprendono attività con le scuole, soluzioni innovative per il riutilizzo di edifici appartenenti al patrimonio culturale o per contrastare il traffico illecito di beni culturali.

COME POSSIAMO CONTRIBUIRE NOI?

Nelle scorse settimane il Ministro della cultura italiano Alberto Bonisoli ha annunciato lo stop delle domeniche gratuite nei musei. Una decisione che – al netto di qualunque posizione ideologica – costituisce inevitabilmente un altro passo verso la progressiva elitarizzazione dell’accesso ai luoghi della cultura e del sapere. Ecco perché l’Italia e gli italiani hanno il dovere forse più degli altri di trovare e diffondere alternative valide per scoprire, tutelare e promuovere l’immenso patrimonio culturale che vantano. Sono già 922 gli eventi organizzati nel Bel Paese per l’occasione, ma siete ancora in tempo per proporre la vostra idea e contribuire alla preservazione della bellezza che vi circonda. In alternativa, salite su un aereo e andate a scoprirne altra:

Eventi in programma in Italia

Principali iniziative in Europa

Valentina Comiato

Un incastro di contraddizioni croniche, a partire dal fatto che potrei scrivere di qualunque cosa ma che vado in crisi se si tratta di parlare di me. 30 anni, copywriter, giornalista e marketing manager. Laureata in lingue perché affascinata da tutto quello che non somiglia al posto in cui vivo. Sarà perché vivo in un paese piccolo, dove per i sogni a volte sembra non esserci spazio, allora ogni tanto vorrei infilarli in valigia e portarli con me all’estero. Viaggi brevi però, perché credo anche nelle radici, continua a leggere