Nocera, addette alle pulizie sottopagate: domani un presidio di protesta

Le addette alle pulizie del comune di Nocera Inferiore (SA) da cinque mesi non ricevono il loro stipendio integrale. Per sostenere la loro battaglia domani in Piazza Diaz, alle 15:30, si terrà un presidio di protesta.

Si presenta come un precariato cronico la condizione in cui versano gli addetti ai lavori di servizi pubblici esternalizzati. Laddove la gestione passa di mano in mano, regolamentata da appalti in cui il principio del risparmio diventa troppo spesso prioritario rispetto a quelli dell’equo stipendio e della giustizia sociale, capita che anche il più veterano degli impiegati si veda costretto a barattare competenze ed esperienza per 300 euro al mese scarsi, pur di non trovarsi all’improvviso senza un’occupazione. Questo – in estrema sintesi – sta succedendo a Nocera Inferiore, a pochi chilometri da casa nostra. Così pochi che vale la pena informarsi, prendere coscienza e posizione.

Le addette al servizio di pulizie del comune nocerino, da ormai diversi mesi, percepiscono solo una parte dei loro stipendi. Funziona così il pagamento nel loro caso: l’ente eroga mensilmente ad ogni operaia 300 euro; i circa 150 euro restanti che dovrebbero completare la mensilità vengono invece versati all’azienda che gestisce il servizio, la Cooperativa Global Service, che dovrebbe a sua volta erogarli alle sue dipendenti. È qui che il meccanismo si intoppa: le addette alle pulizie sono in protesta perché sostengono che la ditta trattenga da cinque mesi quei soldi in maniera del tutto arbitraria. La Global Service, tra l’altro, era già intervenuta sui contratti delle lavoratrici quando subentrò alla ditta precedente. In quell’occasione decise per la riduzione delle ore lavorative da 4 a 2,5 al giorno, con conseguente taglio agli stipendi.

Per sostenere le addette alle pulizie nella loro battaglia, Potere al Popolo – Agro nocerino sarnese ha organizzato per la giornata di domani un sit-in a Piazza Diaz, alle 15:30. Il presidio vuole accendere i riflettori sulla vicenda richiamando l’attenzione comune sulla lotta per i diritti che le operaie portano avanti da mesi, restando finora inascoltate. “Basta esternalizzazioni!” è il grido che il neonato partito porta avanti. Una riflessione sull’argomento, andando oltre il singolo episodio, sarebbe forse necessaria a riaccendere il dibattito su cosa significhi davvero “servizio pubblico”. 

 

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Valentina Comiato

Un incastro di contraddizioni croniche, a partire dal fatto che potrei scrivere di qualunque cosa ma che vado in crisi se si tratta di parlare di me. 30 anni, copywriter, giornalista e marketing manager. Laureata in lingue perché affascinata da tutto quello che non somiglia al posto in cui vivo. Sarà perché vivo in un paese piccolo, dove per i sogni a volte sembra non esserci spazio, allora ogni tanto vorrei infilarli in valigia e portarli con me all’estero. Viaggi brevi però, perché credo anche nelle radici, continua a leggere