“ImmigrArt”, parola agli artisti: un’anticipazione di quel che ci aspetta venerdì

Il 29 giugno, nella sede di Tutta n’ata storia, si terrà l’evento “Quanto se ne S.A.A. di immigrazione?”. Tra i vari modi per trattare l’argomento, noi dell’associazione abbiamo scelto anche l’arte. Iniziamo a svelarvi qualcosa di ciò che sarà attraverso le parole di alcuni degli artisti partecipanti.

Dal 23 giugno le nove opere protagoniste di “ImmigrArt” sono in giro per Sant’Antonio Abate in altrettante tappe della mostra itinerante (qui, dettagli e informazioni). Il 29 giugno, poi, tutte i lavori, a partire dalle 20.30, saranno esposti nella sede di Tutta n’ata storia, in via Roma 213, per “Quanto se ne S.A.A. di immigrazione? Tra multiculturalismo e integrazione”.
Proprio nella serata del prossimo venerdì gli artisti che hanno partecipato alla mostra avranno modo di parlare brevemente ai presenti della propria opera, per provare ad offrire un nuovo punto di vista o a far percepire qualcosa che potrebbe essere sfuggito. Nell’attesa, iniziamo a svelarvi qualcosa su tre dei lavori in esposizione il 29 giugno.

Opera di Felice Accumulo

“CINISMO”: la bella opera di Felice Accumulo 
ImmigrArt accoglie una scultura di Felice Accumulo, giovane artista di Angri che per l’occasione ha realizzato un lavoro in argilla: due mani, due colori diversi, due posizioni diverse. “Chi la vede può interpretarla liberamente”, ha detto Felice sul suo lavoro. Chissà se il 29 giugno rivelerà di più.

 

Opera di Giuseppe Di Giovanni

“I VIANDANTI”: la suggestiva foto di Giuseppe Di Giovanni
Foto digitale in bianco e nero, stampata su tela con supporto in legno: è lo scatto del fotografo abatese Giuseppe Di Giovanni, che ha deciso di partecipare per la tematica trattata. “Questo è un momento storico in cui si avverte forse più che mai l’esigenza di smuovere le coscienze di ‘gente comune’ e ‘gente al potere'”, ci ha detto, “Attualmente l’immigrazione è uno degli argomenti più delicati di sempre”. E in un periodo in cui si tenta di esagerare qualsiasi cosa riguardi “immigrazione e integrazione”, Giuseppe ha presentato un fotogramma di pura quotidianità proveniente direttamente dall’Africa: “Una periferia della Tanzania, un mese di novembre, una famiglia che si sposta senza troppe pretese, senza troppe comodità”.

 

Opera di Vincenzo Vitale

“IL CORAGGIO DI UN VIAGGIO”: un tuffo nel “vero” con Vincenzo Vitale
La tematica della mostra ha affascinato anche un altro artista abatese, Vincenzo Vitale: “Penso sia di un’importanza cruciale per la società attuale, ma purtroppo è eccessivamente generalizzata. Quindi è bene la si tratti, al fine di divulgare ‘il vero” che c’è dietro a questa disperata condizione storica”. E “il vero” Vincenzo lo ha deciso di rappresentare con un acrilico su tela che, già a primo impatto, costringe ad un tuffo nella riflessione. Con la sua opera, realizzata proprio per ImmigrArt, l’artista vuole “rappresentare la solitudine, il senso di smarrimento, la disperazione che circonda il singolo uomo che, anche se consapevole di ciò, intraprende un viaggio disperato, armato di solo coraggio, in cerca della salvezza da un mondo disperato”.

 

LE ALTRE OPERE INSTALLATE IN SEDE 
Non vogliamo svelarvi altro, così da lasciare ulteriore spazio agli artisti partecipanti. Ma, a proposito di artisti partecipanti, è doveroso fare alcune precisazioni. In giro per Sant’Antonio Abate trovate, oltre a queste, altre sei opere che sono state realizzate da alcuni ospiti della cooperativa sociale L’Impronta, che raccontano i loro viaggi dall’Africa e le loro speranze e aspettative. Anche i loro dipinti saranno esposti in sede il 29 giugno, insieme ai tre lavori sopracitati; ma non saranno soli. A completare lo spazio dedicato all’arte nella serata di “Quanto se ne S.A.A. di immigrazione?” ci saranno altre immagini firmate da artisti locali e, poi, la suggestiva e pungente mostra fotografica “Cose da non credere” di Eugenio Mastrovito e Acli Salerno, che mira a rompere un po’ di stereotipi targati “immigrazione e integrazione”.

IL 29 GIUGNO SERATA DA NON PERDERE
Tra arte, cibi etnici, giochi, balli e canti tipici di diverse parti del mondo, chiacchierate multiculturali e momenti teatrali, venerdì 29 giugno, sarà una serata alla quale non si dovrebbe mancare. Ed è per questo che vi aspettiamo, a partire dalle ore 20.30, presso la sede di Tutta n’ata storia in via Roma 213, a Sant’Antonio Abate.

 

Per vedere tutte le opere dal vivo, consulta la mappa qui; per vedere le foto dei lavori che saranno esposti in sede venerdì, clicca qui

Feliciana Mascolo

“Devi cambiare d’animo, non di cielo”: la frase che mi ripeto più spesso quando mi viene voglia di scappare; ma restare mi piace di più. Credo nelle radici anche quando meriterebbero di essere estirpate. Il mio primo amore è stato – ed è – il calcio. A 14 anni ho iniziato a seguire il Sant’Antonio Abate, prima da appassionata e poi da addetto stampa: Eccellenza, serie D, Eccellenza e continua a leggere